martedì 25 gennaio 2011

SIMONA GRETCHEN - u n p l u g g e d



giovedì 27 gennaio H 19
PUNT? - wine&lounge bar
(via san rocco 1/g, Bologna)

Cantautrice indie-folk di 23 anni, è nata a Faenza (Ravenna).
Entra a far parte di diverse formazioni come chitarrista e bassista, fino a che, nel 2008, decide di dar vita ad un progetto solista.
Le atmosfere che caratterizzano la sua produzione (influenzata, fra gli altri, da Leonard Cohen, Nico, Fabrizio De André, PJ Harvey … ) sono a un tempo cupe e sarcastiche, i brani mescolano memoria e allucinazione, maschile e femminile, ordine e delirio onirico.
Dopo una trentina di live acustici ha registrato il suo primo album, Gretchen pensa troppo forte, pubblicato nel novembre 2009 per la indie label Disco Dada Records (di Lorenzo Montanà e Gianluca Lo Presti; www.myspace.com/discodadarecords) e distribuito da Venus.
Mixato da Lorenzo Montanà e Gianluca Lo Presti e masterizzato da Pietro Benini, con la produzione artistica di Lorenzo Montanà e la partecipazione di musicisti quali Nicola Manzan (Bologna Violenta, Il Teatro Degli Orrori) e Lorenzo Montanà (Tying Tiffany), il disco compare sull’Annuario 2009 del Mucchio, recensito da Federico Guglielmi.

M.oL.D. – DeLOcalizzareMateriali


Nel circuito di Arte Fiera Off e con il patrocinio del Comune di Bologna, Quartiere San Vitale, il progetto M.oL.D. – DeLOcalizzareMateriali, promosso da L’Altra Babele e curato da FacchinX2 e Alessandra Pradella, è, nelle parole degli organizzatori, «un progetto che nasce dall’idea di dar vita a un insediamento artistico all’aperto collocato all’interno della zona universitaria di Bologna con il consenso e il contributo fondamentale di chi la vive e la abita; è un contenitore reticolare che riunisce un gruppo di artisti con l’obiettivo di creare un rapporto capillare tra arte contemporanea e città, coinvolgendo spazi pubblici e privati in un’area intorno a piazza Verdi trasformata in galleria d’arte contemporanea.»

SPAZIO IN – PIAZZA VERDI Almawinteraction
Arianna Vairo e Davide Brace + Francesco Cattani + Matilde Soligno, Francesca Pizzo, Mara Bertoni + Sara Lucas + Elisa Gattafoni + To/Let-Mp5 + Angelo Grassi + Carmela Lacerenza + Rusty con Saleverde + interventi di Fabrizio Lollini
Dal 27 al 31 gennaio, ore 17-20
Inaugurazione giovedì 27 gennaio ore 18

SPAZIO OUT
PIAZZA VERDI – Performance e videoproiezioni, 27-31 gennaio orari 17-24
LARGO RESPIGHI – Performance e videoproiezioni, 27-31 gennaio orari 17-24

BARATTOLO via del borgo di san pietro 16/a – Raffaella Santamaria – 27-31 gennaio orari 10-24
BLANCO CAFFE’ via delle moline 10 – Michele Brancati e Elisa Stabiner – 27-31 gennaio orari 10-19
CAFFE’ RUBIK via marsala 31/b – Barbara Catterina – 27-31 gennaio orari 17-24
MATTA E GOLDONI palazzo bentivoglio via delle moline 1/c – Shooting Dollz – 27-31 gennaio orari 10-19

domenica 23 gennaio 2011

LUNA(R) PARK


la buona notizia è che cercherò di non essere sentimentale.

perchè in fondo, stiamo parlando solo di qualche fotografia scattata in un capannone una mattina di agosto.

anche se gli scatti non sono poi niente male.

anche se il capannone è per me & per molt* un luogo non solo fisico.

anche se quella mattina di agosto c'era nell'aria qualcosa di terribile ed elettrico, una pioggia che cadeva con metodo e rabbia, una pioggia provvida, hollywoodiana e biblica, un manto liquido e sonoro che ricopriva le superfici facendo da colonna sonora allo shooting e che - in qualche modo che non mi è ancora del tutto chiaro – ha contribuito allo stato di eccitazione che ha pervaso l'intera faccenda.

c'era valerio che – come sempre – è stato un ottimo padrone di casa. C'era babyjade che condivideva le mie stesse suggestioni visive e non. c'era marzia puntuale, gentilmente disposta a prestare il suo corpo per la buon riuscita del progetto. e c'ero io - sulle spalle una notte non proprio retta, da una tempia all'altra un ricordo di vodka, sull'indice l'ansia un po' febbrile di scattare qualche foto.

nessun altro: il tpo demograficamente depresso ed ingombro di palchetti di legno, carrelli, strutture metalliche, alberi di cartapesta, tende, divani, luci - praticamente un parco giochi.
da fuori veniva un determinatissimo rumore d'acqua - lo scroscio che immaginavo avrebbe accompagnato l'arca.
dentro, marzia annegava tra pezzi di corpi di plastica - arti, toraci e mani modellati secondo un perfetto stereotipo.

l'esito di quella mattina consiste in 5 scatti che questa sera tornano dove idealmente dovrebbero risiedere.

la buona notizia è che proprio non mi riesce di non essere sentimentale.

lunedì 17 gennaio 2011

:::BARATTOLO PRIDE:::




scale & trabattelli, mario che tira fuori la butch che ha in sé, i bulloni delle to/let, una sparachiodi in tasca, ma si dice etcETERO o eterodonto?, mario che rischia un infarto, lidia che fa l'uomo di casa, 150 metri di raso rosa fluo, in che senso “autofinanziamento?”, la prima volta di madame fissac allo scalo, blanche che performa, ciao – sei nuova?, elisa che (video)molesta la gente in bagno, glitter, fuori c'è la coda, mario che supera il rischio infarto, il ritorno della frangia di alberto, e quell* chi era?, paola che mi chiede come ho fatto per tre anni & io che le spiego che l'amore è la cosa più prossima alla psicosi, imbarazzanti quantità di glitter, i pantaloni di pelle (umana?) di francesco, il bianconiglio – ti giuro che era il bianconiglio, giovanni che balla, definisci “estremo”, se senti rumore di zoccoli pensa a delle zebre, sonia che è felice, esibite promiscuità, m-ma-ma-maiscerouna, i nostri corpi, non lo sapevi? il capodanno queer cade il 15 gennaio, birra corretta glitter, il frider più alto del mondo, dimmi che l'ho solo pensato e non l'ho detto a voce alta, claudio che è un genio, segui quel coniglio, come si dice in giapponese “questo è un riuscitissimo troiaio”?, e allora buon anno, la vescica di deb, sposami, i nostri corpi, il suo sorriso, perdere il timbro dello scalo dopo 3 minuti netti dall'aver iniziato il turno alla cassa dell'ingresso è fondamentalmente una questione di karma, werther che ride, l'abbraccio di dario, sms dalla coppia più queer&sbronza dell'areoporto, la concreta possibilità di urinare glitter per un paio di giorni, montagne d'amore, i nostri corpi, il sospetto che sia tutta colpa di tom yorke, la chokocake di isabel, come torniamo a casa? Volando.

martedì 4 gennaio 2011

CONTRONARRAZIONI - due parole sull'edificante articolo di Carmelo Abbate per Panorama


Non che non ci fosse da aspettarselo: era chiaro che dopo il 14 dicembre a Roma ci sarebbero state ritorsioni mediatiche verso i gruppi politicamente organizzati, verso i network di radio indipendenti ed il mediattivismo più in generale.

Non che non si sia disincantat* rispetto alle tendenze fantascientifiche di certa cronaca padronale: ce li ricordiamo tutt* gli articoli prima del G8 a Genova nel Luglio del 2001 in cui si paventavano attacchi dei manifestanti con sacche di sangue infetto da HIV.

Non che non si sappia a chi appartiene Panorama e a chi appartiene Mondadori e che ci voglia chissà quale capacità di analisi per intravederne le linee editoriali: le solite questioni di “mera proprietà”.

Non che ci si possa aspettare del serio giornalismo di inchiesta da uno che firma capolavori come “BABILONIA, viaggio nell'Italia del sesso”, testo su cui si formeranno sicuramente le prossime generazioni di scrittori.

Nonostante le premesse di cui sopra, l'articolo di Carmelo Abbate su Panorama riesce a travalicare tutto questo e a lasciarmi davvero perplessa.

Mettici che la semantica militaresca utilizzata per descrivere gli attivisti del movimento fa sembrare gli antagonisti del nord est degli irregolari di un qualche fantomatico esercito di liberazione, usi a chissà quali sofisticazioni paramilitari. Aggiungi il fatto che i materiali di ricerca sui quali ha lavorato il caro Abbate sembrano prevalentemente informative della DIGOS e di quelle non esattemente precise. Valuta le insinuazioni sui pantagruelici patrimoni finanziari attribuiti ai militanti – niente niente salterà fuori anche una Scavolini? Soppesa quella sottolineatura sul permesso di soggiorno di uno degli attivisti presi di mira e vedi tu quale retrogusto ti lascia in bocca: xenofobia attiva o semplice ammicamento al lettore tipo della rivista. Non dimenticarti le allusioni al 7 aprile – quelle proprio non dimenticarle. Ridi pure senza alcun ritegno quando leggi de “l'autentico business che ruota attorno ai centri sociali” e poi pensa a tutto quello che hai fatto in vita tua sotto l'etichetta “autofinanziamento”: pensa alle cene per gli avvocati degli studenti dell'UNAM, agli spritz per il mixer di radiokairos, ai djset per le palestre popolari, alle focacce pugliesi infornate per autoprodurre una fanzine.

Poi fermati, perchè ci sarà qualcosa su cui non avrai voglia di farti una risata e per la quale non sentirai la spinta a del sano sarcasmo. Sono due frasi, solo due frasi. Che però bastano a farti capire che rivista è Panorama e che piacevole persona sia Carmelo Abbate - uno che asserisce che per gli antagonisti i morti in piazza sono il coronamento di una strategia mediatica.

Adesso pensa in quale piazza di Genova sarai il 20 luglio del 2011: il nodo nella gola che senti è l'unica risposta che ti serve.

lunedì 3 gennaio 2011

JOLAURLO - vota il titolo del nuovo album


ci siamo quasi: a marzo uscirà il terzo album di JOLAURLO. rimane solo una decisione da prendere, scegliere il titolo: se vuoi contribuire alla risoluzione dell'ultimo step puoi votare sul sito del gruppo esprimendo una preferenza tra dieci proposte. dai.

(foto shooting dollz)