martedì 4 gennaio 2011

CONTRONARRAZIONI - due parole sull'edificante articolo di Carmelo Abbate per Panorama


Non che non ci fosse da aspettarselo: era chiaro che dopo il 14 dicembre a Roma ci sarebbero state ritorsioni mediatiche verso i gruppi politicamente organizzati, verso i network di radio indipendenti ed il mediattivismo più in generale.

Non che non si sia disincantat* rispetto alle tendenze fantascientifiche di certa cronaca padronale: ce li ricordiamo tutt* gli articoli prima del G8 a Genova nel Luglio del 2001 in cui si paventavano attacchi dei manifestanti con sacche di sangue infetto da HIV.

Non che non si sappia a chi appartiene Panorama e a chi appartiene Mondadori e che ci voglia chissà quale capacità di analisi per intravederne le linee editoriali: le solite questioni di “mera proprietà”.

Non che ci si possa aspettare del serio giornalismo di inchiesta da uno che firma capolavori come “BABILONIA, viaggio nell'Italia del sesso”, testo su cui si formeranno sicuramente le prossime generazioni di scrittori.

Nonostante le premesse di cui sopra, l'articolo di Carmelo Abbate su Panorama riesce a travalicare tutto questo e a lasciarmi davvero perplessa.

Mettici che la semantica militaresca utilizzata per descrivere gli attivisti del movimento fa sembrare gli antagonisti del nord est degli irregolari di un qualche fantomatico esercito di liberazione, usi a chissà quali sofisticazioni paramilitari. Aggiungi il fatto che i materiali di ricerca sui quali ha lavorato il caro Abbate sembrano prevalentemente informative della DIGOS e di quelle non esattemente precise. Valuta le insinuazioni sui pantagruelici patrimoni finanziari attribuiti ai militanti – niente niente salterà fuori anche una Scavolini? Soppesa quella sottolineatura sul permesso di soggiorno di uno degli attivisti presi di mira e vedi tu quale retrogusto ti lascia in bocca: xenofobia attiva o semplice ammicamento al lettore tipo della rivista. Non dimenticarti le allusioni al 7 aprile – quelle proprio non dimenticarle. Ridi pure senza alcun ritegno quando leggi de “l'autentico business che ruota attorno ai centri sociali” e poi pensa a tutto quello che hai fatto in vita tua sotto l'etichetta “autofinanziamento”: pensa alle cene per gli avvocati degli studenti dell'UNAM, agli spritz per il mixer di radiokairos, ai djset per le palestre popolari, alle focacce pugliesi infornate per autoprodurre una fanzine.

Poi fermati, perchè ci sarà qualcosa su cui non avrai voglia di farti una risata e per la quale non sentirai la spinta a del sano sarcasmo. Sono due frasi, solo due frasi. Che però bastano a farti capire che rivista è Panorama e che piacevole persona sia Carmelo Abbate - uno che asserisce che per gli antagonisti i morti in piazza sono il coronamento di una strategia mediatica.

Adesso pensa in quale piazza di Genova sarai il 20 luglio del 2011: il nodo nella gola che senti è l'unica risposta che ti serve.

1 commento:

  1. argh. anestetizzati ormai, quasi si fa fatica a provare incazzo. il che è molto triste...

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