giovedì 23 dicembre 2010

X Factor è il meglio che Bologna può proporre? Lettera aperta della rete Siamo la cultura sul Capodanno a Bologna


Abbiamo appreso dai quotidiani bolognesi che la gestione commissariale ha incaricato la Ballandi Entertainment S.p.a. di organizzare il capodanno 2010: la serata presentata da Francesco Facchinetti vedrà esibirsi sul palco di piazza Maggiore i concorrenti della nota trasmissione televisiva X Factor.

Inutile dire quanto la proposta ci lasci di stucco, dopo mesi di dibattito sul rilancio della cultura a Bologna quale punto di forza della città e motore per il rilancio dell’economia. Come rete Siamo la cultura già da mesi ci sforziamo di attirare l’attenzione sulle associazioni culturali che, nonostante la penuria di spazi e finanziamenti, giorno dopo giorno si impegnano per mantenere alto il livello e la quantità delle offerte culturali in città.

Il pubblico italiano è afflitto da una televisione spazzatura che non contribuisce ad affinarne il gusto e la capacità critica. È avvilente vederne riproposto il palinsesto nella piazza principale di Bologna, città che avrebbe ben altro da offrire ai suoi cittadini se volgesse lo sguardo alle mille realtà che la animano ogni giorno.

In un momento in cui vengono tagliati i fondi per i servizi e per le iniziative culturali di provata qualità, ci chiediamo da dove provenga il budget che servirà a finanziare questo spettacolo. Abbiamo appreso dalla stampa notizie discordanti sul costo: Repubblica parla di 150 mila euro coperti in parte dai privati, il Corriere di 250 mila coperti interamente dai privati.

Siamo decisi a compiere le pratiche necessarie per avere un esatto resoconto dei costi pubblici e privati di questa iniziativa e a informarne tutti i cittadini che sono normalmente utenti delle nostre numerose iniziative culturali

La somma prevista, pubblica o privata lo scopriremo a breve, è uno schiaffo a tutti e tutte coloro che in città sono costretti a sempre maggiori sacrifici, a vedere tagliati servizi essenziali e chiusi spazi e attività che svolgono, attraverso la cultura, una funzione di coesione sociale sul territorio. Non era possibile proporre ai privati una iniziativa che coinvolgesse le realtà creative cittadine, come accade ormai da anni con il bando – a nostro avviso troppo esiguo – per l’ideazione del vecchione rivolto ad artisti e artiste della città? Non si poteva convogliare parte di quei finanziamenti su attività e servizi fondamentali per la cittadinanza, come le piccole biblioteche di quartiere che sono a rischio di chiusura?

Una gestione differente della serata dell’ultimo dell’anno, realizzata con la collaborazione delle migliori risorse della città, avrebbe potuto offrire un segno di cambiamento alla cittadinanza Bolognese nella direzione del rilancio dell’immagine della città legata alla produzione culturale. Un’occasione mancata, e un’ulteriore conferma del dominio, nel campo delle politiche culturali, della logica del grande evento commerciale.

Se condividi questa lettera, copiane il testo su una mail e inviala all’indirizzo della cancellieri segreteriacommissario@comune.bologna.it

giovedì 16 dicembre 2010

:::SOGGETTIVA ROMANA:::


la partenza tardo notturna, l'alba in autogrill e la netta sensazione di trovarsi in una foto di copertina dei depeche mode, lo stordimento architettonico dell'eur, circo massimo e poi colosseo, i nostri corpi, giovanni che balla, il sorriso di francesca sul furgone, la diretta di radio popolare e la farsa alla camera, i nostri corpi, i pischelletti che cantano bandiera rossa con addosso la felpa di ligabue, la frangia di alberto ed il sorriso di ivan, la brigata monicelli, i terremotati dell'aquila, le mamme vulcaniche contro le discariche, il sole invernale su roma, l'altare della patria, in centomila dalla sapienza, una bandiera viola che non ha nulla a che fare con questioni queer, una meravigliosa A cerchiata su uno striscione, botteghe oscure e i sacchi dell'immondizia portati direttamente da napoli che volano oltre gli omini in divisa e sugli omini in divisa, i primi lacrimogeni & le prime manganellate, attimi di incertezza, il corteo che si spezza, flavia in versione wonderflavia, il corteo che riparte, ci sei? ci sono, la gola che brucia, e dov'è martin?, andiamo avanti? andiamo avanti, i nostri corpi, i loro scudi, i 3 voti, ci siamo tutt*?, all'improvviso ca' foscari, abbracci & cordoni, serenessim*, 3 cazzo di voti e fiumi di bestemmie, i nostri corpi, gli scontri in lontananza, le telefonate da bologna, le meravigliose compagne di venezia, carla che ricorre alla nicotina, laceci che s'infila un moment sotto la lingua, è del nostro futuro che stai parlando, le labbra che bruciano, quello che starà ancora staccando assegni, la voce di andrea al megafono, non capisco perchè siamo sul lungotevere, colonne di fumo, pompieri, e dove cazzo è martin?, improbabili scavalcamenti & cavalleria inaspettata, dove sei? sono qui, piazza del popolo chiusa dai blindati e la testa del corteo dentro, piovono lacrimogeni (e ville ad antigua), mino che dice b a s t a, il leone alato sulle bandiere di san marco, cordoni, deviazioni, i nostri corpi, la caviglia di alessia, verso il muro torto, ci siamo tutt*?, telefonate da bologna, non riesco a smettere di riflettere sulle dimensioni di quel blocchetto degli assegni, il corteo che riparte verso la sapienza, i nostri corpi che sono migliaia di corpi, i nostri corpi in movimento, i nostri corpi che bloccano roma, i nostri corpi che non scappano, i nostri corpi che bruciano più di quanto brucia questa città, la sapienza, ci siamo tutt*, i bucaneve della ceci ad effetto petite madeleine, carla che ricorre alla nicotina, verso il pullman per inerzia, ok prendiamo il prossimo, the best homemade sandwich ever, abbiamo un fermo, le prime pagine dalle redazioni, debriefing, dormiveglia, chilometri, cioccolata al latte, stelle cadenti – e i nostri corpi che hanno imparato a volare.

martedì 7 dicembre 2010

let me introduce you - TG3 LOMBARDIA


era da un po' che non bazzicavi la lom(go)bardia ed oggi dopo pranzo hai avuto il privilegio & l'onore di vedere un'edizione del telegiornale regionale.

la prima notizia è sulle candidature a sindaco di milano: dopo la soap opera albertini sì- albertini no, le dichiarazioni di un esponente della lega ti hanno lasciato (come sempre) deliziata - "milano è casa nostra e noi rimarremo padroni a casa nostra".

dopo le vette raggiunte dalla sopracitata analisi politica, non potevano farti mancare un po' di cronaca nera che per l'occasione si tinge di colori imbarazzanti: hanno rilasciato il signore originario del marocco fermato nei giorni scorsi - non stava scappando, il traduttore delle intercettazioni ha fatto un macello ed il linciaggio non avrà quindi luogo. trovo pleonastico che tu ti stia chiedendo se qualcuno mai si scuserà.

a seguire, una sana pagina di 15 minuti sulla prima della scala in pieno delirio ambrosiano: speculazioni sulla scelta di wagner, una meritatissima ode a barenboim, un intervento di daverio che ricorda a tutti di farsi almeno una doccia prima di arrivare in teatro (!).

e poi, il tuo momento di gloria giornaliero: nella notte, alcuni studenti hanno raggiunto l'abitazione privata del ministro dell'istruzione maria stella gelmini ed hanno attaccato uno striscione - dopodichè, hanno depositato chili di sterco padano davanti alla casa.

venerdì 3 dicembre 2010

who comes to town - IGIABA SCEGO A BOLOGNA OSPITE DI SERENDIPITA'


lei è di origini somale e di nascita romana. si occupa di giornalismo, migrazione e transcuralità. scrive per carta, internazionale, ilmanifesto, l'unità. il suo romanzo d'esordio la nomade che amava alfred hichcock è del 2003. sono seguiti puffi con le ali, racconti, oltre babilonia.

all'interno del ciclo di eventi so-malia, venerdì 3 dicembre sarà ospite di serendipità e potrete incontrarla alle 19 nella sala dell'angelo (via san mamolo 24): presenterà il suo ultimo libro, la mia casa è dove sono edito da rizzoli.