domenica 6 marzo 2011

:::altrove:::




sto fissando una parete di scatoloni che prima o poi dovrò avere il coraggio di spacchettare. senza sapere da dove iniziare. senza sapere cosa ci troverò dentro. quali libri.

so quali libri non ci troverò. non c'è beati come rane su una foglia di ninfea, avvistato l'ultima volta sotto un oleandro a santa maria di leuca. manca anche l'arte dello zen e la manutenzione della motocicletta, galeotta fu praga. ho lasciato una copia in in lingua originale de la nausèe di sarte da qualche parte su un treno parigi / barcellona. ho colpevolmente dimenticato la biografia di trane su un aereo atterrato a il cairo. d'altronde la lonely planet delle canarie non è mai scesa dal volo bologna marconi / san cristobal de la laguna. ho appoggiato la trilogia della città di k in italiano sul bancone di un caffè in george street a sydney, ho guardato con sguardo supplicante la barista chiedendole un espresso, mi sono girata ed il libro non c'era più. il testo di chimica del liceo ha eseguito una parabola perfetta e si è tuffato in po, dove mi auguro sia stato divorato da un pesce siluro. nell'area fumatori dell'areoporto di washington ho cestinato city e disconosciuto baricco. un'antologia di poesie di prevert in lingua originale e testo a fronte è dispersa da qualche parte tra il prato sulla collinetta dietro al campo da rugby e la pentland c della heriot watt university di edimburgo. l'antologia della merini immagino sia invece rimasta sepolta sotto la sabbia di una spiaggia dalle parti di chennai. La sicurezza degli oggetti dimora al green door di berlino, in un'atmosfera terribilmente lynchana.

si insinua il dubbio che tutte queste perdite non siano esattamente casuali. su cosa non si rimuginerebbe pur di non aprire gli scatoloni dell'ultimo trasloco.

Nessun commento:

Posta un commento