martedì 11 settembre 2012

L'informazione ai tempi della crisi - una rassegna stampa da panico in una normalissima giornata nell'eurozona



Il diario Economico di Lisbona apre con un'analisi delle nuove misure di austerity decise dal governo, sottolineando la critiche della troika Ue_Fmi_Bce sul ritardo delle riforme strutturali nel paese - chiaro.

L'Irish Independent di Dublino riporta in prima pagina i tagli di 3,5 milioni di euro previsti sulla spesa di dicembre, informando anche delle richieste del fondo Monetario Internazionale al governo irlandese: altri tagli  su sussidi per l'infanzia, istruzione e sanità - e già, certo.

Ad Atene il Ta Nea segue i negoziati tra il governo della Grecia ed i suoi creditori, Ue_Bce_Fmi: innalzamento dell'età pensionabile da 65 a 67 anni come strategia per la riduzione del debito pubblico, con il pensiero fisso sulla cifra da restituire entro il 2014 cioè 11,5 miliardi di euro - una prospettiva rasserenante.

Il Der Standard di Vienna apre invece con una notizia sfiziosa: questa settimana la Commissione europea presenterà il suo progetto di supervisione e gestione comune delle banche, Bruxelles vorrebbe che a partire dal primo gennaio 2014 ottomila istituti di credito passassero sotto il controllo della Banca centrale europea, che potrebbe imporre sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole - e ci mancherebbe.

La Vanguardia di Barcelona ribadisce che la Catalogna entrerà in Europa solo con una sovranità fiscale che la smarchi dalla Spagna - patti chiari.

Per fortuna che c'è il quotidiano ungherese Magyar Hirlap:  l’ex leader comunista Béla Biszku è stato arrestato a Budapest per il suo ruolo nella repressione della rivolta ungherese dell’ottobre 1956 da parte delle truppe sovietiche. Biszku è accusato di crimini di guerra - finalmente qualcosa di rincuorante come un comunista che mangiava bambini.

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