venerdì 28 maggio 2010

FESTIVAL SOCIALE DELLE CULTURE ANTIFASCISTE – Bologna 28 maggio-6 giugno




« Dimenticare significa perdere l’eredità di una lotta che è ancora inconclusa. Non dimenticare obbliga a comprendere, a smascherare, a continuare quella lotta. Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni, o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi. »

Enio Sardelli “Partigiano Foco”


Torna da oggi fino al 6 giugno il Festival Sociale delle Culture Antifasciste con una seconda edizione che raddoppia in durata per dare spazio ad un vasto programma di iniziative: dibattiti, presentazioni di libri, fumetti, progetti, film e documentari, laboratori, reading, spettacoli di burattini
e di teatro, musica e concerti.

Gli eventi all'interno del festival si articoleranno attorno a filoni tematici che toccheranno aspetti della storia recente come dell'attualità: si parlerà di reddito e di casa, di migranti e di nuove destre, di informazione indipendente e di autoproduzioni, di sicurezza sul lavoro e di vittime della violenza di stato, di antisessismo e di etnicizzazione del sociale.

Il Festival delle Cultura Antifasciste si svolgerà stabilmente nel Parco di Viale Togliatti ma sono previste alcune incursioni in città.
Il 2 giugno un corteo accompagnato dalle bande partigiane - Banda Roncati (Bo), Titubanda (Rm), Fiati sprecati (Fi), Concabanda (Vt) – partirà alle 15 da Piazza dell'Unità per arrivare in Piazza del Nettuno sotto al Sacrario dei Caduti. Il 3 giugno diverse iniziative si susseguiranno in oltre 10 luoghi diversi, dalla Scuola di pace di Monte Sole (presso la scuola di pace) alla sala d'attesa della stazione ferroviaria di Bologna (Con Daniele Biacchessi e Tiziana de Masi), passando per Via del Pratello (al Piratello), Via Mascarella (alla Libreria Modo Infoshop e al BAR L'Ortica), via Rialto(Betty&Books), Porta S. Stefano (Atlantide), Via RivaReno (Ass. La Barberia), Via Barontini (Baracca Bar), Via Giuriolo (scuola popolare di
musica Ivan Illich).
Il 4 giugno alle 20 verrà ospitata dalla cineteca di Bologna in via Azzo Gardino l'iniziativa Media e Conflitti - quando il mediattivismo attraversa il mainstream,
con la partecipazione di Manolo Luppichini, Maurizio Torrealta ed Emilio
Del Giudice.

Il Festival è uno dei migliori esempi di autoproduzione ed autogestione del territorio: tutte le iniziative sono ad accesso libero e gratuito e sono state
costruite grazie alla collaborazione e alla disponibilità di singoli, associazioni, gruppi teatrali e musicali, istituti storici, reti e centri sociali, collettivi e organizzazioni antifasciste, antirazziste di Bologna e altre città.

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